martedì 25 marzo 2014

L'affermazione del Fronte Nazionale di Marie Le Pen alle elezioni comunali francesi. Un segnale per l'Europa.

Tutti preoccupati per il risultato ottenuto in Francia alle elezioni comunali dal Fronte Nazionale di Marie Le Pen. Si parla di populismo e di fascismo. Strano che pochi giorni fa sia andato al governo in Ucraina un partito di estrema destra, quasi o del tutto nazista, ma di preoccupazioni in giro se ne siano viste poche, forse perché quei nazisti lì sono europeisti e quindi sono buoni, anche se certo l'Ucraina non è la Francia né l'Italia.

Ieri Marie Le Pen ha commentato "In alto ci sono i socialisti e i sarkozysti, l'euro e l'Europa, l'immigrazione e il libero mercato. In basso c'è il popolo. E ci stiamo noi."

Dunque si è venuta a creare una situazione per cui destra  e sinistra vengono accomunate come espressione dello stesso establishment, della stessa classe dominante, che non fa gli interessi del popolo e del proprio paese ma quelli di organismi superiori europei non eletti. E se questa è la percezione di un largo strato della popolazione è inevitabile che  i movimenti che si richiamano all'identità nazionale acquistino consenso anche da parte di chi glielo avrebbe negato fino a poco tempo fa.

Sta accadendo anche in Italia. E ovviamente ci sono molti timori per quel che succederà alle imminenti elezioni europee dove è prevedibile una grande affermazione di partiti e movimenti antieuropeisti. Renzi già avverte che "Le elezioni europee non sono un referendum su di me e sul governo"!

Ma non si sono ancora resi conto che la ricetta europea dell'austerità sta peggiorando la crisi economica e che comunque c'è una sempre maggiore insofferenza per i "compiti a casa" imposti dall'Europa e dalla Merkel? Io questa espressione che sto ascoltando da più di due anni non la sopporto più, per non parlare dei sorrisini dei commissari europei e del fatto di essere stati inclusi tra i "pigs"(maiali). Ma come può uno stato sovrano accettare tutto questo? E chi è la Merkel? E' stata per caso nominata Presidente della Federazione Europea che non esiste? O siamo stati annessi alla Germania e non ce ne siamo accorti?

Certo non si può dimenticare che la crisi italiana dipende in larga parte da gravi problemi strutturali interni mai risolti e che l'euro e questa Europa l'hanno solo peggiorata, ma risolvere quei problemi è compito e responsabilità del nostro governo e non deve essere, né essere percepito, come un'imposizione dall'esterno.




martedì 25 marzo 2014

L'affermazione del Fronte Nazionale di Marie Le Pen alle elezioni comunali francesi. Un segnale per l'Europa.

Tutti preoccupati per il risultato ottenuto in Francia alle elezioni comunali dal Fronte Nazionale di Marie Le Pen. Si parla di populismo e di fascismo. Strano che pochi giorni fa sia andato al governo in Ucraina un partito di estrema destra, quasi o del tutto nazista, ma di preoccupazioni in giro se ne siano viste poche, forse perché quei nazisti lì sono europeisti e quindi sono buoni, anche se certo l'Ucraina non è la Francia né l'Italia.

Ieri Marie Le Pen ha commentato "In alto ci sono i socialisti e i sarkozysti, l'euro e l'Europa, l'immigrazione e il libero mercato. In basso c'è il popolo. E ci stiamo noi."

Dunque si è venuta a creare una situazione per cui destra  e sinistra vengono accomunate come espressione dello stesso establishment, della stessa classe dominante, che non fa gli interessi del popolo e del proprio paese ma quelli di organismi superiori europei non eletti. E se questa è la percezione di un largo strato della popolazione è inevitabile che  i movimenti che si richiamano all'identità nazionale acquistino consenso anche da parte di chi glielo avrebbe negato fino a poco tempo fa.

Sta accadendo anche in Italia. E ovviamente ci sono molti timori per quel che succederà alle imminenti elezioni europee dove è prevedibile una grande affermazione di partiti e movimenti antieuropeisti. Renzi già avverte che "Le elezioni europee non sono un referendum su di me e sul governo"!

Ma non si sono ancora resi conto che la ricetta europea dell'austerità sta peggiorando la crisi economica e che comunque c'è una sempre maggiore insofferenza per i "compiti a casa" imposti dall'Europa e dalla Merkel? Io questa espressione che sto ascoltando da più di due anni non la sopporto più, per non parlare dei sorrisini dei commissari europei e del fatto di essere stati inclusi tra i "pigs"(maiali). Ma come può uno stato sovrano accettare tutto questo? E chi è la Merkel? E' stata per caso nominata Presidente della Federazione Europea che non esiste? O siamo stati annessi alla Germania e non ce ne siamo accorti?

Certo non si può dimenticare che la crisi italiana dipende in larga parte da gravi problemi strutturali interni mai risolti e che l'euro e questa Europa l'hanno solo peggiorata, ma risolvere quei problemi è compito e responsabilità del nostro governo e non deve essere, né essere percepito, come un'imposizione dall'esterno.