venerdì 30 aprile 2010

Si scommette anche sul fallimento degli Stati! E poi cosa accadrà?

Non mi occupo di economia e non ho mai comprato neanche un Bot (i soldi, penso, sono fatti per essere spesi in cose che ci fanno piacere), però negli ultimi tempi, con la crisi in corso mi è capitato di sentire che i mercati guadagnano anche sul fallimento degli Stati, ovvero si scommette sul fallimento! Ho letto alcuni articoli sull'argomento e sembra che tutto sommato sia normale. L'altra sera in relazione alla situazione greca ne ha parlato persino il telegiornale del secondo canale alle ore 8,30.
Il sistema è relativamente semplice.

Ad esempio la JP Morgan, società finanziaria con sede a New York, leader nei servizi finanziari globali, con oltre 90 milioni di clienti ha messo sul mercato un prodotto chiamato "First to default basket" a tre anni. In sostanza si tratta di un'obbligazione con una sua cedola trimestrale, che paga gli interessi a meno che uno degli otto paesi compreso nell'elenco - nel basket, appunto - fallisca (vada in default).

 Il termometro che misura la febbre dei potenziali fallimenti si chiama Cds, Credit default swap: è una sorta di premio di assicurazione, quindi più si paga e più il rischio che davvero un paese fallisca è alto. 

In un articolo apparso sulla Repubblica Finanza del 6 marzo 2009 si diceva che il Cds dell'Italia - all'interno di questo paniere - era stato fissato a quota 130, il più alto, anche se al di fuori del paniere scelto da Morgan, la Grecia e l'Irlanda, si trovavano rispettivamente a quota 263 e 358, e spostandosi su una durata di cinque anni, il grafico della febbre mostrava sempre due ammalati gravissimi, l'Irlanda e la Grecia,  al terzo posto si trovava l'Austria - con una "temperatura" di 255 - ma poi si arrivava inevitabilmente all'Italia, con un 191. La Spagna invece veniva fotografata a quota 140, il Portogallo a 130, la Francia a 88 e la Germania a 86.

A distanza di poco più di un anno la Grecia sta per fallire, il Portogallo sembra anche, non sta bene neanche la Spagna. E l'Italia?

Ora, non ho mai pensato che i mercati debbano essere virtuosi, ma qui non c'è più il minimo senso etico. 

 Questo è veramente troppo. Ma nessuno si scandalizza?

A mio parere la crisi non è solo economica, ma anche morale. Il marciume impera. Che ci sia un disegno dietro? Cui prodest? Se fallisce il sistema dove pensano di andare questi delinquenti, perché credo che non si possano chiamare altrimenti?

Non sono una persona violenta, ma a mio parere chi guadagna in questo modo dovrebbe almeno essere messo in galera per sempre.

Ma quello che più mi preoccupa è altro, ovvero che la società civile abbia perso la capacità di indignarsi.

Invito comunque chi ne volesse sapere di più a leggere anche il seguente articolo che mi sembra relativamente chiaro anche per chi non è particolarmente esperto in materia finanziaria.

venerdì 30 aprile 2010

Si scommette anche sul fallimento degli Stati! E poi cosa accadrà?

Non mi occupo di economia e non ho mai comprato neanche un Bot (i soldi, penso, sono fatti per essere spesi in cose che ci fanno piacere), però negli ultimi tempi, con la crisi in corso mi è capitato di sentire che i mercati guadagnano anche sul fallimento degli Stati, ovvero si scommette sul fallimento! Ho letto alcuni articoli sull'argomento e sembra che tutto sommato sia normale. L'altra sera in relazione alla situazione greca ne ha parlato persino il telegiornale del secondo canale alle ore 8,30.
Il sistema è relativamente semplice.

Ad esempio la JP Morgan, società finanziaria con sede a New York, leader nei servizi finanziari globali, con oltre 90 milioni di clienti ha messo sul mercato un prodotto chiamato "First to default basket" a tre anni. In sostanza si tratta di un'obbligazione con una sua cedola trimestrale, che paga gli interessi a meno che uno degli otto paesi compreso nell'elenco - nel basket, appunto - fallisca (vada in default).

 Il termometro che misura la febbre dei potenziali fallimenti si chiama Cds, Credit default swap: è una sorta di premio di assicurazione, quindi più si paga e più il rischio che davvero un paese fallisca è alto. 

In un articolo apparso sulla Repubblica Finanza del 6 marzo 2009 si diceva che il Cds dell'Italia - all'interno di questo paniere - era stato fissato a quota 130, il più alto, anche se al di fuori del paniere scelto da Morgan, la Grecia e l'Irlanda, si trovavano rispettivamente a quota 263 e 358, e spostandosi su una durata di cinque anni, il grafico della febbre mostrava sempre due ammalati gravissimi, l'Irlanda e la Grecia,  al terzo posto si trovava l'Austria - con una "temperatura" di 255 - ma poi si arrivava inevitabilmente all'Italia, con un 191. La Spagna invece veniva fotografata a quota 140, il Portogallo a 130, la Francia a 88 e la Germania a 86.

A distanza di poco più di un anno la Grecia sta per fallire, il Portogallo sembra anche, non sta bene neanche la Spagna. E l'Italia?

Ora, non ho mai pensato che i mercati debbano essere virtuosi, ma qui non c'è più il minimo senso etico. 

 Questo è veramente troppo. Ma nessuno si scandalizza?

A mio parere la crisi non è solo economica, ma anche morale. Il marciume impera. Che ci sia un disegno dietro? Cui prodest? Se fallisce il sistema dove pensano di andare questi delinquenti, perché credo che non si possano chiamare altrimenti?

Non sono una persona violenta, ma a mio parere chi guadagna in questo modo dovrebbe almeno essere messo in galera per sempre.

Ma quello che più mi preoccupa è altro, ovvero che la società civile abbia perso la capacità di indignarsi.

Invito comunque chi ne volesse sapere di più a leggere anche il seguente articolo che mi sembra relativamente chiaro anche per chi non è particolarmente esperto in materia finanziaria.